Il problema dell’alcolismo
Ti
proponiamo la testimonianza di un giovane che faticosamente è uscito dal
vortice dell'alcolismo e che ogni giorno lotta per non ricaderci:
Sono
Luca, ho 32 anni, ho iniziato a bere che ne avevo 18. Non che prima non
l'avessi fatto, ma stato allora che mi
sono reso conto di non poter più fare a meno dell'alcol. La mattina, appena
alzato, avevo bisogno di bere qualcosa per stare meglio, per affrontare la
giornata con coraggio.
Ho
un diploma di scuola media superiore e ventisette esami dati alla facoltà di
veterinaria. Ma con lo studio ho chiuso, da cinque anni non do più esami. Un
po' per il bere, un po' perché è faticoso. [...]La mia storia è simile a quella
di tanti altri ragazzi: con i miei genitori vado d'accordo ed anche con mio
fratello, che è più anziano di me.
Come
tutti mi sono fatto degli amici, quello dello stadio e quelli dell'università.
Con loro ho cominciato ad andare in birreria. Era bello bere tutti insieme,
faceva sentire più uniti. Solo in seguito ho incominciato a bere da solo,
quando mi sono accorto che non potevo più farne a meno. Dalla birra sono
passato ai superalcolici, whisky e cognac, ero sempre al bar. Con il tempo ho
cominciato a preoccuparmi.[...] Sono andato dal mio medico, mi ha ordinato
farmaci ed iniezioni. Volevo farcela da solo. Per sei mesi non ho più bevuto,
poi ho ricominciato.
Avevo
voglia di bere qualcosa di alcolico. Un bicchiere, solo un bicchiere, mi sono
detto, poi smetto di nuovo. Invece ho ricominciato a bere più di prima. Alcuni
amici sono intervenuti e volevano dirmi che cosa dovevo fare. “Pensate ai fatti
vostri” ho detto scocciato. Altri mi facevano battute del tipo “Cosa è accaduto è finita la benzina?”. Io non mi lascio
influenzare. Né in un senso né in un altro. Se voglio smettere di bere, come ho
fatto ora, devo solo deciderlo da solo. La conseguenza più brutta del bere è
l'apatia che ti prende, la depressione, l'abulia, più nulla ti interessa. Solo
ora mi sto riprendendo e con fatica. Il lavoro è per me una realtà molto
importante. [...] Per “uscire” dall'alcol ho fatto molti tentativi e molti ne
sto facendo. […] Quando bevo non lo faccio per necessità fisica, ma perché mi
tira un po' su. [...] Ora non bevo più superalcolici , mi limito al vino
bianco. Specie quando mangio.[...] Ho iniziato a bere per motivi banali. Molte
volte penso a quali sono state le cause che mi hanno spinto a farlo. Ho bevuto
e basta, senza pensare alle conseguenze. (tratto da “Chi
ha paura delle mele marce?”, don Luigi Ciotti).
Attività
- Che cosa ha spinto Luca a bere? quali sono state le conseguenze?
- Fai un sondaggio tra i tuoi compagni di classe: c'è tra voi chi ogni
tanto beve alcol? Se sì, quando lo fa?
- Riunitevi in gruppetti di 4-5 alunni e rispondete a queste domande:
Che cosa spinge una persona a fare uso di alcol?
Che cosa spinge una persona a non fare uso di alcol?
Secondo voi l'autostima, cioè la fiducia che ognuno ha in se stesso, in
tutto ciò c'entra?