La preghiera della
mattina
dal Book of Common Prayer
Del libro delle preghiere comuni
nell'edizione del 1892 (parte iniziale)
Il Ministro comincerà la Preghiera del
Mattino, col leggere uno o più dei seguenti Versetti presi dalla Sacra
Scrittura.
Allora il ministro dirà.
DILETTISSIMI
fratelli, la santa Scrittura ci esorta in vari luoghi a riconoscere e
confessare i molteplici nostri peccati e le nostre malvagità; e che non li
dissimuliamo né ricopriamo al cospetto d’ Iddio Onnipotente, Padre nostro
celeste: anzi li confessiamo con cuore umile, dimesso, penitente, ed
ubbidiente; acciocché ne possiamo ottener perdono, dalla sua infinita bontà e
misericordia. E quantunque siam obbligati in ogni
tempo di riconoscere umilmente innanzi a Dio i nostri peccati; dobbiamo però
massimamente farlo, quando ci congreghiamo e ci raduniamo insieme per rendergli
grazie dei grandi benefizi che abbiamo ricevuti dalle sue mani, per annunziar
le sue degnissime lodi, per udire la sua santissima Parola, e per domandargli quelle
cose che si richiedono e che sono necessarie tanto per l’ anima, che pel corpo.
Perciò io prego e supplico tutti voi, quanti siete qui presenti, ad
accompagnarmi con puro cuore ed umil voce al trono
della grazia celeste, dicendo dopo di me:
Confessione Generale
Da
dirsi da tutta la congregazione dopo il ministro, stando tutti inginocchioni.
ONNIPOTENTE
e misericordiosissimo Padre; Noi abbiamo errato, e ci
siamo sviati dalle tue vie come pecore smarrite. Abbiamo pur troppo seguito i
pensieri e le concupiscenze dei nostri propri cuori. Abbiamo peccato contro le
tue sante leggi. Abbiamo omesso di fare quelle cose che dovevamo fare; Ed
abbiamo fatto quelle cose che non dovevamo fare; E non vi è nulla di sano in
noi. Ma tu, o Signore, abbi misericordia di noi, miserabili peccatori. Perdona
tu, o Dio, a coloro che confessano le loro colpe. Ristora quelli, che sono
penitenti; Secondo le tue promesse dichiarate al genere umano in Gesù Cristo
nostro Signore. E concedi, o misericordiosissimo
Padre, per amor suo; Che viviamo nell’ avvenire una vita pia, giusta, e sobria,
Alla gloria del tuo santo Nome. Amen.
Assoluzione ossia la Remissione dei
peccati.
Da pronunziarsi dai Prete solamente, stando
egli in piedi; restando il popolo inginocchioni.
L’ONNIPOTENTE
Iddio, Padre di Gesù Cristo, Signor nostro, che non vuole la morte del
peccatore, ma piuttosto che si converta dalla sua malvagità, e che viva; e ha
dato potere e comandamento ai suoi Ministri di dichiarare e pronunziare al suo
popolo, quando sia pentito, l’Assoluzione e la Remissione de’suoi peccati: Egli
perdona ed assolve tutti quelli che veramente si pentono, e credono non
fintamente al suo santo Evangelo. Supplichiamolo dunque a concederci un vero
pentimento, ed il suo santo Spirito, al fine che gli siano gradevoli quelle
cose, che facciamo al presente; e che il resto della nostra vita in avvenire
sia pura, e santa; di modo che possiamo finalmente pervenire al suo gaudio
eterno; per Gesù Cristo, nostro Signore.
Il popolo risponderà qui, ed alla fine di
tutte le preghiere: Amen.
L’ONNIPOTENTE
Iddio, Padre nostro celeste, il quale per la sua gran misericordia ha promesso
il perdono dei peccati a tutti quelli che con sincero pentimento e con vera
fede si convertono a lui; Abbia pietà di voi; vi perdoni e vi liberi da tutti i vostri
peccati; vi confermi e fortifichi in ogni bontà; e vi conduca alla vita eterna;
per Gesù Cristo nostro Signore. Amen.
Dopo il ministro s’inginocchierà, e dirci
l’ Orazione Domenicale ad alta voce, restando il popolo inginocchioni,
e ripetendola con lui, qui e dovunque sarà usata nell’ uffizio divino.
PADRE
nostro, che sei ne’ cieli. Sia santificato il tuo Nome. Il tuo regno venga. La
tua volontà sia fatta In terra, come in cielo. Dacci oggi il nostro pane quotidiano.
E rimettici i nostri debiti, Come noi ancora li rimettiamo ai nostri debitori.
E non indurci in tentazione. Ma liberaci dal maligno: Perciocché tuo è il
regno, E la potenza, e la gloria, In sempiterno. Amen.
Poi similmente dirà:
O
Signore apri le nostre labbra.
Risposta:
E la
nostra bocca racconterà la tua lode.
Qui alzandosi tutti in piedi, il Ministro
dirà:
GLORIA
sia al Padre, ed al Figliuolo, ed allo Spirito Santo;
Risposta:
Siccome
era nel principio, è ora e sarà sempre, ne’ secoli de’ secoli. Amen.
Ministro:
Lodate
il Signore.
Risposta:
Sia
lodato il Nome del Signore.
Quindi si reciterà, o si canterà l’antifona
seguente:
VENITE,
cantiamo lietamente al Signore: giubiliamo alla Rocca della nostra salute.
Andiamogli
incontro con lodi, giubiliamgli con salmi.
Perciocché
il Signore è Dio grande, e Re grande sopra tutti gl’iddii.
Perciocché
egli tiene in mano le profondità della terra: e l’altezze de’ monti sono sue.
Ed a
lui appartiene il mare, perché egli l’ ha fatto: e l’asciutto, perché le sue
mani l’ hanno formato.
Venite,
adoriamo, ed inchiniamoci: inginocchiamoci davanti al Signore, che ci ha fatti.
Perciocché
egli è il nostro Dio: e noi siamo il popolo del suo pasco, e la greggia della
sua condotta.
Adorate
il Signore nel magnifico santuario: tremate, o abitanti di tutta la terra per
la sua presenza.
Perciocché
egli viene, egli viene, per giudicar la terra: egli giudicherà il mondo in
giustizia, ed i popoli nella sua verità.