L’organizzazione
dei primi cristiani
Fin da subito
si rese necessaria un'organizzazione della comunità cristiana. Gli apostoli,
guidati da Pietro, che dava loro una certa unità, si occupavano della
predicazione della Parola e dei poveri.
Dopo alcuni
anni dalla Pentecoste si decise di istituire nuovi incarichi:
-
i diaconi (“servitore”; responsabili della
distribuzione dei beni e con la funzione di aiutare nell'organizzazione
materiale della comunità; a Gerusalemme ne vennero nominati 7, tra cui Santo
Stefano, morto martire, lapidato a Gerusalemme nel 34 d.C.)
-
i presbiteri (dal greco “presbiteros”,
cioè “anziano”; componevano il gruppo direttivo della comunità di
Gerusalemme e delle altre comunità)
-
gli episcopi o vescovi (dal greco “episcopos”, cioè “colui che sorveglia, che
guida”; nominati con l'imposizione delle mani, dovevano guidare la comunità
quando l'apostolo si assentava; avevano il compito di sorvegliare che la
testimonianza di fede e la moralità fossero corrette).
[immagine Fra Angelico, San Pietro
consacra diacono Santo Stefano (particolare), 1447, Cappella Niccolina, Palazzi Pontifici, Vaticano.]
[immagine Un diacono viene ordinato
presbitero, cioè sacerdote, mediante l’imposizione delle mani dell’episcopo,
cioè del vescovo. Il diacono è caratterizzato da una stola portata
trasversalmente a tracolla tra la spalla sinistra e il fianco destro.]
Il libro degli
Atti attesta che c'erano poi altri ruoli: maestri, profeti e dottori che
contribuivano alla animazione delle comunità (At 13,1; 15,32; 21,10).
La Chiesa di
Gerusalemme divenne il punto di riferimento per tutte le altre Chiese fondate
dagli apostoli, in quanto espressione dell'autorità degli apostoli, che avevano
conosciuto Gesù Cristo e lo avevano visto morto e risorto.